Il Blog di Alby

Dio lo sa” di Geolier: un album che ha suscitato grande attesa tra gli appassionati di rap. Questo terzo disco del rapper napoletano è una fusione di stili, con influenze che spaziano dalla black music al country e all’universo latin. Le 21 tracce sono dense di cultura musicale e di riferimenti, e Geolier riesce a compattarle in modo magico. Liricamente, l’album si concentra sui sentimenti, le storie d’amore e le scelte di vita. È un progetto di scoperta interiore, e come suggerisce il titolo, “Dio lo sa”, affronta temi profondi e complessi. Geolier dimostra una maturità artistica notevole, e la sua voce esprime emozioni autentiche. Le produzioni sono curate e variegate, spaziando da beat più aggressivi a melodie più intime. L’artista riesce a bilanciare bene la sua vena poetica con la concretezza delle esperienze di vita vissute. In conclusione, “Dio lo sa” è un album che merita di essere ascoltato attentamente. Geolier si conferma come uno dei talenti emergenti nel panorama rap ital...

Nuntereggae Più: un capolavoro di Rino Gaetano che compie 40 anni. Pubblicato nel 1978, questo album celebra il suo cavallo di battaglia, “Gianna”. Ma andiamo oltre la superficie: “Nuntereggae Più” è solo apparentemente leggero. Nasconde testi scomodi e di protesta, come la title track che elenca nomi illustri dell’Italia dell’epoca, puntando il dito contro corruzione e false promesse. Rino Gaetano, artista calabrese, sfugge alle categorie: le sue canzoni, apparentemente scanzonate, celano riflessioni profonde e mai banali. Questa ristampa su vinile ci restituisce l’emozione dell’ascolto originale, bypassando la freddezza del digitale. La tracklist include brani toccanti come “E cantava le canzoni” (sull’emigrazione) e “Fabbricando case” (contro la speculazione edilizia)Un artista unico, la cui freschezza persiste nel tempo.

Angelina Mango, la giovane artista italiana, ha appena pubblicato il suo primo album di inediti, “Poké Melodrama”. Questo disco spazia tra generi musicali e regala confessioni personali, offrendo un mix di emozioni e stili che cattura l’attenzione dell’ascoltatore. Ecco cosa ho scoperto riguardo a questo album: 1. Versatilità e Diversità: Angelina Mango dimostra la sua versatilità attraverso le 14 tracce dell’album. Ogni canzone sembra appartenere a un genere diverso: dalla canzone classica all’urban, dal rap al reggaeton, dall’elettronica al R&B. Questa eterogeneità è parte integrante dell’identità artistica di Mango, che riesce a frequentare tutti questi generi con naturalezza e carisma. 2. Brani Diretti e Semplici: Alcuni dei momenti più intensi dell’album emergono nei brani più diretti e semplici. Ad esempio, il duetto con Marco Mengoni in “Uguale a me” è una ballata classica con tocchi elettronici. La sequenza di “Diamoci una tregua” e “Edmund e Lucy” unisce cantautorato e rap...