Il Blog di Alby

Il blog di Alby va in vacanza! Anche le parole, come le canzoni, ogni tanto hanno bisogno di una pausa. Dopo mesi intensi di articoli, recensioni e riflessioni condivise con voi, è arrivato il momento di staccare la spina per un po’ e lasciare che l’ispirazione si ricarichi sotto il sole d’estate. PopNews – Il blog di Alby si prende una piccola pausa estiva: ci rivediamo a settembre, pronti a ripartire con nuove idee, nuova musica e tante storie da raccontare. Nel frattempo, vi invito a rileggere gli articoli passati, a scoprire o riscoprire qualche disco che vi era sfuggito, a lasciarvi ispirare da una vecchia canzone che torna all’improvviso – magari proprio quella che fa da colonna sonora alla vostra estate. Grazie, come sempre, per il tempo che dedicate a queste pagine. La vostra presenza rende questo spazio vivo, vero, condiviso. Buone vacanze a tutti voi. Che siano leggere, intense, suonate e stonate… proprio come la vita, proprio come la musica. A presto, 🎧 Alby

Quando si parla di Claudio Baglioni, si entra nel regno di uno dei cantautori più iconici e amati della musica italiana. Con un percorso artistico che attraversa decenni, Baglioni è riuscito a rinnovarsi pur mantenendo intatto il suo stile unico, fatto di testi poetici e melodie indimenticabili. La nuova versione del suo celebre album La vita è adesso del 2025 ne è la dimostrazione più recente: un lavoro che celebra passato e presente, un ponte tra la tradizione e la modernità. Contesto e rilancio Originariamente pubblicato nel 1985, La vita è adesso è uno degli album più rappresentativi della carriera di Baglioni, segnando un momento di grande maturità artistica e successo commerciale. La versione del 2025 non è un semplice restyling o una raccolta di remake: è una vera e propria rivisitazione che combina arrangiamenti moderni, nuove sonorità e collaborazioni fresche, senza perdere l’anima originale dei brani. Baglioni ha scelto di affidare la produzione a nomi contemporanei di spi...

Con Something Beautiful, Miley Cyrus mette un punto fermo nella sua discografia. Ma non è un punto che chiude: è un punto che apre. Questo lavoro non è solo una raccolta di canzoni ben prodotte o una dichiarazione d’intenti artistica: è il diario sonoro di una donna che ha imparato a guardarsi allo specchio senza filtri, a fare i conti con ciò che è stato, e a raccontarlo con una sincerità a tratti disarmante. Dopo una carriera scandita da trasformazioni continue – dalla provocazione adolescenziale ai lampi rock, dalla malinconia folk alla sensualità soul – Miley sembra finalmente trovare una voce che non cerca più il consenso o la rottura a tutti i costi, ma piuttosto l’equilibrio. E in questo disco lo fa con uno stile musicale che si colloca in uno spazio maturo, caldo, emotivamente coinvolgente. Un suono che respira La produzione del disco si muove in territori acustici e sofisticati. Niente suoni iper-processati, niente stratificazioni esasperate: c’è spazio, c’è respiro. Ogni a...